1. Il Requisito dell’Apparenza nelle Servitù
Nell’ambito delle servitù prediali, il requisito dell’apparenza assume un ruolo fondamentale per l’acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia. Tale requisito impone che l’esercizio della servitù sia manifesto e visibile attraverso la presenza di segni od opere destinate al suo utilizzo.
La Suprema Corte, con l’ordinanza n. 29555 del 25 ottobre 2023, ha precisato ulteriormente il contenuto del requisito dell’apparenza, sottolineando che esso non si esaurisce nella mera presenza di segni o opere, ma richiede anche e soprattutto la loro manifesta destinazione all’esercizio della servitù.
2. Destinazione Inequivocabile: Elemento Fondamentale
In altre parole, non è sufficiente che sul fondo servente siano presenti opere o segni che potrebbero essere utilizzati per l’esercizio di una servitù. È necessario che tali opere o segni, nel loro complesso, manifestino in modo inequivocabile l’esistenza di un peso gravante sul fondo servente a favore del fondo dominante.
La Corte chiarisce che la valutazione della sussistenza del requisito dell’apparenza deve essere effettuata con rigore, tenendo conto del contesto concreto in cui si trovano i segni o le opere. L’obiettivo è quello di distinguere le opere realizzate per l’esercizio di una servitù da quelle realizzate per altri scopi, anche se potenzialmente compatibili con l’esercizio di una servitù.
3. Esempi Pratici
Per facilitare la comprensione del principio, la Corte fornisce alcuni esempi:
- La presenza di un sentiero sul fondo servente non è sufficiente per configurare la servitù di passaggio, se non vi sono altri elementi che indichino la sua destinazione esclusiva al passaggio del fondo dominante.
- La costruzione di un tubo sul fondo servente per il deflusso delle acque non configura necessariamente la servitù di scolo, se non vi sono opere accessorie che manifestino la volontà di asservire il fondo servente al deflusso delle acque del fondo dominante.
4. Importanza della Valutazione Globale
La Corte ribadisce che la valutazione della sussistenza del requisito dell’apparenza deve essere effettuata con criterio di ragionevolezza, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto. Non esistono automatismi o presunzioni, ma è necessario un esame attento di tutti gli elementi fattuali per determinare se le opere o i segni presenti sul fondo servente manifestino in modo inequivocabile l’esistenza di una servitù.
5. Conclusioni
L’ordinanza n. 29555 della Suprema Corte fornisce un prezioso chiarimento in materia di requisito dell’apparenza nelle servitù prediali. La Corte sottolinea l’importanza della manifesta destinazione delle opere o dei segni all’esercizio della servitù, ponendo un freno a interpretazioni troppo semplicistiche e favorendo una valutazione rigorosa e contestualizzata di tale requisito.
Consiglio:
Se sei coinvolto in una vicenda relativa a servitù prediali in condominio, è consigliabile rivolgerti ad un avvocato esperto in diritto immobiliare per una valutazione approfondita del tuo caso e per ricevere assistenza nella tutela dei tuoi diritti. Un legale potrà aiutarti a comprendere la complessa normativa in materia di servitù e a definire la strategia giuridica più idonea per tutelare i tuoi interessi.