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Adempimenti fiscali di condominio, cosa sapere

Adempimenti fiscali di condominio: obblighi, scadenze e responsabilità per una gestione trasparente e conforme alla normativa.

Quali sono gli adempimenti fiscali obbligatori per un condominio?

Gli adempimenti fiscali di condominio sono obblighi previsti per garantire una gestione trasparente e regolare delle spese comuni. Tali adempimenti si applicano a tutti i condomini, anche ai condomini minimi (fino a otto partecipanti), e sono regolati da precise norme tributarie.

Tra i principali obblighi fiscali rientrano:

  • L’attribuzione del codice fiscale al condominio, obbligatoria anche per i piccoli condomini;
  • La tenuta della contabilità condominiale e la redazione del rendiconto;
  • L’applicazione e versamento delle ritenute d’acconto per i compensi corrisposti ai fornitori e ai professionisti;
  • Il rilascio delle Certificazioni Uniche (CU) ai percipienti e la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate;
  • La presentazione del modello 770 per i redditi corrisposti soggetti a ritenuta;
  • La compilazione del Quadro AC del modello Redditi o Unico, per comunicare i dati degli amministrati;
  • Il pagamento dell’IMU per le eventuali proprietà condominiali (es. alloggi del portiere);
  • Il pagamento della TOSAP o COSAP, se il condominio occupa suolo pubblico.

Il rispetto di tali adempimenti è fondamentale per evitare sanzioni fiscali e garantire una corretta imputazione delle spese nei confronti dei condòmini.

Cosa deve fare l’amministratore per adempiere agli obblighi fiscali del condominio?

L’amministratore di condominio è il soggetto responsabile dell’esecuzione di tutti gli adempimenti fiscali del condominio, ai sensi dell’art. 1130 del Codice Civile e delle disposizioni tributarie.

I suoi compiti includono:

  • Richiedere il codice fiscale del condominio presso l’Agenzia delle Entrate;
  • Registrare e conservare la documentazione contabile (fatture, ricevute, contratti);
  • Applicare la ritenuta d’acconto del 4% sui corrispettivi per prestazioni di servizi rese da imprese e lavoratori autonomi, ai sensi dell’art. 25-ter del D.P.R. n. 600/1973;
  • Versare le ritenute tramite modello F24, entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento del compenso;
  • Rilasciare la CU entro il 16 marzo e trasmetterla all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo (dal 2024 in modalità unificata);
  • Presentare il modello 770 entro il 31 ottobre, indicando i dati relativi alle ritenute operate;
  • Compilare il Quadro AC, in caso di amministrazione di più di otto unità immobiliari o se sono effettuate spese rilevanti;
  • Effettuare i pagamenti IMU in caso di beni condominiali autonomamente imponibili;
  • Versare la TOSAP o COSAP, se previsto dal regolamento comunale.

In caso di inadempimento, l’amministratore è responsabile personalmente delle violazioni fiscali.

Chi si occupa degli adempimenti fiscali in un condominio senza amministratore?

Nel caso di condominio senza amministratore, ovvero in condomini con un numero di partecipanti non superiore a otto, gli adempimenti fiscali restano comunque obbligatori. In tale contesto, i condomini devono nominare un condòmino referente che si occupi della gestione fiscale.

Anche in assenza di un professionista, il condominio deve:

  • Richiedere il codice fiscale all’Agenzia delle Entrate;
  • Applicare e versare le ritenute d’acconto ai fornitori, se vi sono prestazioni soggette a tale regime;
  • Presentare la CU e il modello 770 se vi sono redditi soggetti a ritenuta;
  • Compilare il Quadro AC, se necessario;
  • Effettuare i versamenti di IMU o TOSAP, se dovuti.

Anche in questi casi, il soggetto incaricato risponde delle eventuali omissioni o irregolarità.

Cos’è il modello 770 e quando deve essere presentato?

Il modello 770 è la dichiarazione dei sostituti d’imposta che devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i redditi corrisposti e le ritenute d’acconto operate e versate.

Nel caso dei condomini, è obbligatorio presentare il modello 770 se:

  • Sono stati corrisposti compensi a fornitori, imprese o professionisti;
  • Sono state operate ritenute ai sensi dell’art. 25-ter del D.P.R. 600/1973;
  • Sono stati effettuati versamenti con modello F24.

La presentazione è esclusivamente telematica e deve avvenire entro il 31 ottobre di ogni anno, a cura dell’amministratore o di un intermediario abilitato.

Il modello 770 si compone di:

  • Frontespizio con i dati del condominio;
  • Quadro ST per le ritenute operate e versate;
  • Quadro SX per i crediti e le compensazioni;
  • Quadro SS con i dati riepilogativi.

Eventuali errori o omissioni possono comportare sanzioni amministrative e l’invio di comunicazioni irregolari.

Quali sono le scadenze fiscali da rispettare per i condomini ogni anno?

Gli adempimenti fiscali di condominio seguono un calendario annuale ben definito. Le principali scadenze fiscali da rispettare sono:

  • 16 gennaio – 16 dicembre: versamento ritenute d’acconto con F24 (mensile);
  • 16 marzo: rilascio e trasmissione telematica delle Certificazioni Uniche (CU);
  • 30 giugno (salvo proroghe): compilazione e invio del Quadro AC all’interno del Modello Redditi;
  • 16 giugno e 16 dicembre: versamenti IMU per eventuali beni condominiali;
  • 31 ottobre: presentazione Modello 770 telematico;
  • Altre scadenze: TOSAP/COSAP secondo i regolamenti comunali.

Il rispetto puntuale di queste scadenze è essenziale per evitare sanzioni, ravvedimenti e accertamenti fiscali.

Il condominio deve avere un proprio codice fiscale?

Sì, il codice fiscale del condominio è obbligatorio per legge, anche per i condomini minimi.

L’attribuzione va richiesta presso l’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello AA5/6, allegando il verbale di nomina dell’amministratore (o dell’incaricato) e copia del documento d’identità.

Il codice fiscale identifica il condominio come ente non commerciale ai fini fiscali e è indispensabile per:

  • Aprire un conto corrente condominiale;
  • Ricevere fatture intestate al condominio;
  • Versare imposte e ritenute;
  • Presentare dichiarazioni fiscali (CU, 770, Quadro AC).

Senza codice fiscale, il condominio non può adempiere ai propri obblighi tributari.

L’amministratore è responsabile in caso di errori fiscali?

Sì, l’amministratore di condominio è personalmente responsabile in caso di violazioni degli adempimenti fiscali del condominio.

La responsabilità può essere:

  • Amministrativa, con sanzioni pecuniarie per omesso versamento, tardiva dichiarazione, errori nella CU o nel 770;
  • Civile, in caso di danno ai condomini dovuto a mala gestio;
  • Fiscale, se le violazioni sono commesse per dolo o colpa grave.

Ai sensi del D.Lgs. 472/1997, il pagamento delle sanzioni può ricadere sull’amministratore, salvo diritto di rivalsa sul condominio. Il codice civile (art. 1130 e 1713) prevede l’obbligo di rendiconto e diligenza nella gestione.

Cosa succede se il condominio non presenta la Certificazione Unica (CU)?

Il mancato invio della Certificazione Unica comporta pesanti conseguenze fiscali. La CU è obbligatoria per tutti i compensi corrisposti soggetti a ritenuta, inclusi fornitori e professionisti.

Se il condominio non presenta la CU:

  • Si applica una sanzione di 100 euro per ogni certificazione omessa, fino a un massimo di 50.000 euro (art. 4, D.Lgs. 175/2014);
  • La sanzione è ridotta se la trasmissione avviene entro 5 giorni dalla scadenza (ravvedimento operoso);
  • Possono essere attivati controlli e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

L’adempimento è a carico dell’amministratore, che deve conservare le ricevute telematiche e una copia firmata per ciascun soggetto.

Come si gestiscono le ritenute d’acconto ai fornitori condominiali?

Il condominio, in quanto sostituto d’imposta, è obbligato ad applicare le ritenute d’acconto del 4% sui corrispettivi lordi versati a:

  • Lavoratori autonomi;
  • Imprese per prestazioni di servizi (manutenzione, pulizia, giardinaggio, ecc.).

Ai sensi dell’art. 25-ter del D.P.R. 600/1973, la ritenuta si applica al momento del pagamento, anche se la fattura è antecedente. Il versamento deve avvenire entro il 16 del mese successivo, con modello F24 (codice tributo 1019 o 1040).

L’amministratore deve:

  • Annotare l’importo della ritenuta nei registri;
  • Conservare le fatture e le quietanze;
  • Rilasciare la CU al percipiente;
  • Includere i dati nel 770.

Quali strumenti può usare un amministratore per semplificare la gestione fiscale del condominio?

Per agevolare la gestione degli adempimenti fiscali di condominio, l’amministratore può avvalersi di strumenti tecnologici e supporti professionali:

  • Software gestionali specifici per contabilità condominiale, aggiornati alle normative fiscali;
  • Deleghe a consulenti fiscali o commercialisti per l’invio delle CU, 770, Quadro AC;
  • Servizi online dell’Agenzia delle Entrate per monitorare F24, CU e ricevute telematiche;
  • Archiviazione digitale delle fatture e dei documenti rilevanti;
  • Checklist di scadenze fiscali per non perdere alcun termine.

L’utilizzo di strumenti digitali riduce errori, migliora la trasparenza e consente un controllo puntuale delle operazioni tributarie.

Di Cucchiara Cosimo

*Gestione Immobiliare - Amministratore di Condominio*

Esperto in gestione immobiliare - amministratore di condominio con una vasta esperienza nel settore. Laureato all'Università di Bologna. Iscritto e abilitato presso l'Associazione Nazionale Amministratori di Condominio (ANAPI) numero P9007, offre servizi di gestione condominiale di alta qualità, garantendo efficienza e trasparenza.

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Preventivi di gestione condominio: info@cucchiaracosimo.it