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Servitù in Condominio: requisito dell’apparenza

Cose il requisito dell’apparenza?

il requisito dellapparenza di cui si è detto può configurarsi come la presenza di segni visibili di opere permanenti che siano destinate al servizio del fondo, e che possano rilevare in maniera non equivoca l’esistenza di un peso che grava sul fondo servente, a beneficio del fondo dominante.

Servitù in Condominio: requisito dell’apparenza

Nell’ambito delle servitù prediali, il requisito dell’apparenza assume un ruolo fondamentale per l’acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia. Tale requisito impone che l’esercizio della servitù sia manifesto e visibile attraverso la presenza di segni od opere destinate al suo utilizzo.

La Suprema Corte, con l’ordinanza n. 11834 del 6 maggio 2021, ha fornito importanti precisazioni in merito al requisito dell’apparenza, specificando che esso non si esaurisce nella mera presenza di opere o segni, ma richiede anche la loro manifesta destinazione all’esercizio della servitù.

Elementi costitutivi del requisito dell’apparenza

Secondo la Corte, il requisito dell’apparenza di una servitù si configura nella presenza di:

  • Segni visibili: opere permanenti che siano obiettivamente destinate all’esercizio della servitù.
  • Opere permanenti: manufatti o strutture che rivelino una volontà di asservire il fondo servente al fondo dominante in modo durevole e stabile.
  • Destinazione non equivoca: i segni o le opere devono essere tali da rendere evidente, in modo inequivocabile, l’esistenza del peso gravante sul fondo servente.
  • Manifestazione di un preciso onere a carattere stabile: non si tratta di attività compiute in via precaria o occasionale, ma di un peso gravante sul fondo servente che abbia carattere di stabilità e permanenza.

Prova dell’esercizio della servitù

L’onere della prova circa la sussistenza del requisito dell’apparenza grava su chi intende usucapire o acquisire la servitù per destinazione. La prova può essere fornita con qualsiasi mezzo idoneo, ad esempio:

  • Testimonianze: di persone che hanno visto l’utilizzo delle opere o dei segni per l’esercizio della servitù.
  • Documenti: fotografie, mappe, atti catastali che attestino la presenza delle opere o dei segni.
  • Sopralluoghi: per verificare direttamente lo stato dei luoghi e la destinazione delle opere o dei segni.

Applicazione al passaggio in condominio

La Suprema Corte ha specificato che, per l’acquisto di una servitù di passaggio per usucapione o per destinazione, non è sufficiente la mera esistenza di una strada o di un sentiero all’uopo idonei.

È necessario che tali opere mostrino di essere state realizzate con il preciso scopo di dare accesso al fondo preteso dominante attraverso quello preteso servente. In altre parole, occorre un “quid pluris” che dimostri la loro specifica destinazione all’esercizio della servitù.

Ad esempio, potrebbe essere utile dimostrare che la strada o il sentiero sono stati:

  • Costruiti o manutenuti dal fondo dominante;
  • Recintati o chiusi con cancelli o sbarre;
  • Provvisti di cartelli o indicazioni che ne attestino la destinazione al passaggio.

Conclusioni sul requisito dell’apparenza

Il requisito dell’apparenza di una servitù in condominio è un elemento complesso che richiede una valutazione attenta e rigorosa. La prova della specifica destinazione delle opere o dei segni all’esercizio della servitù grava su chi ne intende usucapire o acquisire il diritto.

Consiglio:

Se sei coinvolto in una vicenda relativa a servitù prediali in condominio, è consigliabile rivolgerti ad un esperto in diritto immobiliare per una valutazione approfondita del tuo caso e per ricevere assistenza nella tutela dei tuoi diritti. Un legale potrà aiutarti a comprendere la complessa normativa in materia di servitù e a definire la strategia giuridica più idonea per tutelare i tuoi interessi.

Di Cucchiara Cosimo

*Gestione Immobiliare - Amministratore di Condominio*

Esperto in gestione immobiliare - amministratore di condominio con una vasta esperienza nel settore. Laureato all'Università di Bologna. Iscritto e abilitato presso l'Associazione Nazionale Amministratori di Condominio (ANAPI) numero P9007, offre servizi di gestione condominiale di alta qualità, garantendo efficienza e trasparenza.

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