L’usucapione è un istituto giuridico che permette di acquisire la proprietà o un diritto reale su un bene, mobile o immobile, mediante un possesso protratto nel tempo.
In materia di Usucapione in condominio tra coeredi può assumere rilevanza in diverse casistiche, tra cui quella oggetto di questa analisi: l’usucapione della quota degli altri condomini da parte di un singolo condomino.
La possibilità di usucapire tra coeredi
La Suprema Corte, con sentenza n. 20039 del 6 ottobre 2016, ha affermato che il singolo condomino può usucapire la quota degli altri condomini, anche senza la necessità di una vera e propria interversione del possesso.
In altre parole, non è necessario che il condomino usucapente abbia compiuto atti di dominio incompatibili con la comproprietà degli altri condomini. Tuttavia, egli dovrà dimostrare di aver posseduto la sua quota in modo esclusivo e con la volontà di considerarla come propria.
Onere della prova sul condomino usucapente
La prova del possesso esclusivo e dell’animus possidendi “uti dominus” grava sul condomino usucapente. Egli dovrà dimostrare, con qualsiasi mezzo idoneo (testimonianze, documenti, fotografie, ecc.), di aver goduto del bene in modo autonomo e distinto dagli altri condomini, anche se in assenza di atti di dominio eclatanti.
Ad esempio, il condomino usucapente potrebbe dimostrare di aver:
- Pagato le utenze relative alla sua quota in modo esclusivo;
- Effettuato le riparazioni e la manutenzione della sua quota a proprie spese;
- Affittato la sua quota a terzi;
- Impedito agli altri condomini di utilizzare la sua quota.
Esclusione dell’usucapione per mero possesso coniugale
È importante precisare che la mera detenzione del bene da parte del coniuge di un condomino, anche per un lungo periodo di tempo, non è sufficiente ai fini dell’usucapione. In tal caso, si presumerebbe un possesso “uti condominus”, ovvero per conto e nell’interesse del coniuge comproprietario, e non “uti dominus”.
Conclusioni sull’usucapione in condominio tra coeredi
Il coerede che, a seguito della morte del de cuius, sia rimasto nel possesso del bene ereditario, può, anche prima della divisione, usucapire la quota degli altri coeredi.
L’usucapione della quota degli altri condomini da parte di un singolo condomino è possibile, ma richiede una prova rigorosa del possesso esclusivo e dell’animus possidendi “uti dominus“. La mera detenzione del bene, anche prolungata, non è sufficiente.
un condomino e intendi usucapire la quota degli altri condomini
Se sei un condomino e intendi usucapire la quota degli altri condomini, è consigliabile rivolgerti ad un avvocato esperto in diritto condominiale e immobiliare per una valutazione approfondita del tuo caso e per ricevere assistenza nella tutela dei tuoi diritti.
Un legale potrà aiutarti a comprendere la complessa normativa in materia di usucapione in condominio e a definire la strategia giuridica più idonea per raggiungere il tuo obiettivo.