Possesso utile ai fini dell’usucapione: esclusione del coniuge
La Suprema Corte, con l’ordinanza n. 18028 del 23 giugno 2023, ha precisato che l’Usucapione in condominio tra coniugi non è possibile. Il mero possesso materiale di un’unità immobiliare da parte di un coniuge non configura un possesso utile ai fini dell’usucapione.
In particolare in merito all’usucapione in condominio tra coniugi, la Corte ha precisato che la mera disponibilità del bene derivante dal rapporto di coniugio o da un provvedimento giudiziale (assegnazione nella separazione o divorzio) non è sufficiente a far maturare l’usucapione in favore del coniuge.
La ratio: sull’usucapione in condominio tra coniugi
La ratio di tale orientamento risiede nella natura del rapporto tra coniugi, caratterizzato da una presunzione di comunione dei beni acquistati durante il matrimonio. In tale contesto, il possesso di un bene da parte di un coniuge si presume sia esercitato a nome e per conto di entrambi i coniugi, non configurando un possesso autonomo ai fini dell’usucapione in condominio tra coniugi.
Caso specifico esaminato dalla Corte
Nella fattispecie esaminata dalla Corte, una donna aveva eccepito l’usucapione ventennale di un’unità immobiliare che aveva occupato ininterrottamente sin dal matrimonio con il marito, comproprietario del bene unitamente al fratello. La donna sosteneva che, dopo la separazione, il possesso era divenuto autonomo in virtù del provvedimento di assegnazione della casa coniugale.
Tuttavia, la Suprema Corte ha rigettato l’eccezione, rilevando che la presunzione di comunione dei beni operava anche durante la separazione e che il provvedimento di assegnazione non aveva mutato la natura del possesso, che rimaneva comunque esercitato nell’ambito del rapporto familiare.
Usucapione dopo la separazione e il divorzio
La pronuncia della Suprema Corte chiarisce che l’Usucapione dopo la separazione e il divorzio è un istituto di eccezionale applicazione, subordinato alla prova di un possesso esclusivo, autonomo e incompatibile con la comunione coniugale.
In mancanza di tale prova, il mero possesso materiale dell’unità immobiliare da parte del coniuge non è sufficiente a far maturare l’usucapione.
La comunione tra coniugi e l’usucapione
In merito alla comunione tra coniugi e l’usucapione, la decisione della Corte di Cassazione tutela la stabilità dei rapporti patrimoniali tra coniugi e rafforza il principio di presunzione di comunione dei beni durante il matrimonio.
Per usucapire un bene immobile in comunione tra coniugi, è necessario dimostrare un possesso autonomo e incompatibile con la comunione stessa, onere probatorio che grava sul coniuge che intende usucapire.
Consiglio usucapire un bene immobile in comunione
Se sei un coniuge e intendi usucapire un bene immobile in comunione, è consigliabile rivolgerti ad un avvocato esperto in diritto di famiglia per una valutazione approfondita del tuo caso e per ricevere assistenza nella tutela dei tuoi diritti. Un legale potrà aiutarti a comprendere le complesse norme in materia di usucapione tra coniugi e a predisporre la strategia giuridica più idonea per raggiungere il tuo obiettivo.