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Il colloquio con l’amministratore: le domande da fare per non sbagliare

Colloquio amministratore di condominio: ecco le domande da fare per non sbagliare nella scelta del professionista giusto per il tuo stabile.

Il colloquio con l’amministratore di condominio: le domande da fare per non sbagliare

Il colloquio con l’amministratore di condominio è un momento decisivo per valutare l’idoneità di un professionista alla gestione dello stabile.

Per evitare errori, è fondamentale preparare una serie di domande specifiche, che consentano di verificare trasparenza, competenze tecniche, modalità di comunicazione e capacità organizzative. La nomina dell’amministratore è prevista dall’art. 1129 del Codice Civile ed è obbligatoria nei condomìni con più di otto partecipanti.

Il colloquio, dunque, rappresenta una tappa cruciale per selezionare un soggetto in grado di tutelare i diritti e gli interessi dei condomini, gestendo con efficienza le risorse comuni e le problematiche strutturali.

Domande colloquio amministratore condominio: gestione e competenze

Una delle prime domande del colloquio con l’amministratore di condominio dovrebbe riguardare le modalità con cui il candidato intende gestire lo stabile. È importante comprendere:

  • Come viene gestito il condominio, sia nelle attività ordinarie che in quelle straordinarie.
  • Cosa comprende il servizio di amministrazione, cioè quali attività sono incluse nel compenso pattuito e quali costituiscono prestazioni aggiuntive.
  • L’esperienza professionale: da quanto tempo svolge l’attività, quanti condomìni amministra e con quale tipologia edilizia ha maggior dimestichezza.

Ai sensi dell’art. 71-bis delle Disposizioni di attuazione del Codice Civile, l’amministratore deve possedere precisi requisiti morali e professionali, tra cui il godimento dei diritti civili e l’assenza di condanne penali. Inoltre, se svolge l’attività in via professionale, deve aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore ed effettuato un corso di formazione iniziale, oltre a curare l’aggiornamento periodico. Verificare tali requisiti è un punto imprescindibile del colloquio.

Cosa chiedere all’amministratore condominio sui fondi e le spese

Durante il colloquio con l’amministratore di condominio, è essenziale valutare la trasparenza nella gestione dei fondi. L’art. 1129, comma 7, c.c. stabilisce che l’amministratore debba aprire un conto corrente intestato al condominio, separato da quello personale o da eventuali altri condomìni gestiti. Le domande da fare per non sbagliare includono:

  • Dove vengono depositati i fondi condominiali?
  • I condomini possono accedere all’estratto conto?
  • Come vengono gestite le morosità?

Altro tema da affrontare riguarda la ripartizione delle spese, distinguendo tra:

  • Spese ordinarie, come la pulizia delle scale, il pagamento delle utenze comuni e la manutenzione di routine.
  • Spese straordinarie, come lavori strutturali o adeguamenti normativi.

Ai sensi dell’art. 1135 c.c., l’amministratore può disporre di lavori straordinari solo se approvati dall’assemblea, salvo urgenze documentabili. È utile chiedere anche:

  • Qual è il costo medio mensile delle spese condominiali?
  • Qual è la percentuale di morosità negli stabili gestiti?
  • Come si pianificano gli interventi straordinari?

Come valutare nuovo amministratore: manutenzione e sicurezza

Per valutare un nuovo amministratore, un punto chiave riguarda la manutenzione dell’edificio. Le domande utili possono includere:

  • Qual è lo stato attuale dell’immobile?
  • Sono presenti interventi urgenti o differiti?
  • Come viene gestita la manutenzione programmata?

Il professionista dovrebbe fornire un quadro aggiornato della situazione, corredato da sopralluoghi, report tecnici o documentazione fotografica. L’art. 1130 c.c., comma 1, lett. 3 impone all’amministratore l’obbligo di curare l’osservanza del regolamento condominiale e di eseguire le deliberazioni assembleari.

Importante è anche comprendere le norme di sicurezza applicabili allo stabile, specialmente per:

  • Impianti elettrici e ascensori (D.P.R. 162/1999)
  • Prevenzione incendi (D.M. 25 gennaio 2019)
  • Rimozione amianto o altre criticità strutturali

Verificare la presenza di un piano di manutenzione e di un responsabile della sicurezza (ove richiesto) è indicativo della serietà gestionale dell’amministratore.

Domande colloquio amministratore condominio sulla comunicazione

Una delle domande fondamentali del colloquio con l’amministratore di condominio riguarda la modalità di comunicazione con i condomini. È importante comprendere:

  • Quali sono i canali utilizzati (e-mail, PEC, telefono, piattaforme online)?
  • Qual è il tempo medio di risposta alle richieste?
  • Come vengono trasmesse le convocazioni di assemblea?

Il comma 8 dell’art. 1130 c.c. stabilisce che l’amministratore debba consentire l’accesso ai documenti condominiali a ogni avente diritto. Oggi, molti professionisti usano portali online per caricare documenti, verbali, preventivi e bilanci. Questa trasparenza favorisce la fiducia e la collaborazione.

Altre domande da fare per non sbagliare includono:

  • Come viene gestita la posta certificata?
  • In caso di emergenza, chi contattare e in quali orari?
  • È previsto un sistema per le segnalazioni online?

Una comunicazione chiara e tracciabile è garanzia di buona amministrazione.

Cosa chiedere all’amministratore condominio su regolamento e assemblee

Durante il colloquio con l’amministratore di condominio, è essenziale verificare la conoscenza e il rispetto del regolamento condominiale, che disciplina l’uso delle parti comuni e i diritti-doveri dei singoli. Le domande utili possono includere:

  • Il condominio è dotato di regolamento contrattuale o assembleare?
  • Sono previste limitazioni d’uso su balconi, giardini o parcheggi?
  • Come vengono fatte rispettare le regole?

L’art. 1138 c.c. stabilisce l’obbligo di adottare un regolamento nei condomìni con più di dieci condomini. È utile anche chiedere come l’amministratore gestisce:

  • Convocazioni e svolgimento delle assemblee (art. 66 disp. att. c.c.)
  • Redazione e invio dei verbali
  • Esecuzione delle deliberazioni

Un buon amministratore deve saper coordinare le assemblee in modo efficiente e garantire che le decisioni siano messe in pratica.

Come valutare nuovo amministratore: trasparenza e gestione fornitori

La trasparenza nella gestione del condominio e il rapporto con i fornitori sono elementi determinanti per valutare un nuovo amministratore. Tra le domande da fare per non sbagliare:

  • Come vengono selezionati i fornitori?
  • Viene fatta una comparazione dei preventivi?
  • Esiste un albo fornitori consultabile dai condomini?

L’art. 1130, lett. 1 e 4, prevede che l’amministratore debba curare l’esecuzione dei contratti per le parti comuni e aggiornare annualmente il registro dell’anagrafe condominiale. La trasparenza si riflette anche nella capacità di:

  • Documentare le spese con giustificativi accessibili
  • Evitare conflitti d’interesse
  • Assicurare un controllo periodico della qualità dei servizi

Un altro punto rilevante è la gestione delle controversie tra condomini, che spesso sfociano in liti. L’amministratore deve possedere capacità di mediazione, pur senza assumere un ruolo giurisdizionale. Chiedere come vengono gestite le segnalazioni e in che modo si prevengono conflitti può rivelare molto sull’approccio del professionista.

Dopo il colloquio: sintesi, valutazione e confronto

Terminato il colloquio con l’amministratore di condominio, è utile procedere in tre fasi:

Sintesi: Annotare tutte le risposte ricevute, soprattutto su gestione fondi, spese, regolamento, manutenzioni e comunicazione. Avere uno schema riassuntivo aiuta a confrontare più candidati in modo oggettivo.

Riesame: Valutare con attenzione l’idoneità del candidato. La scelta non deve basarsi solo su simpatia o costi contenuti, ma sull’insieme delle competenze dimostrate, della trasparenza e della disponibilità all’ascolto.

Consulenza: Se necessario, confrontarsi con altri condomini o richiedere parere a un legale esperto in diritto condominiale. La nomina dell’amministratore è deliberata dall’assemblea a maggioranza (art. 1136 c.c.), ma il parere tecnico può fare chiarezza su eventuali criticità.

Scegliere il professionista giusto significa assicurare al proprio condominio una gestione efficiente, legittima e orientata alla tutela dei diritti di tutti.

Di Cucchiara Cosimo

*Gestione Immobiliare - Amministratore di Condominio*

Esperto in gestione immobiliare - amministratore di condominio con una vasta esperienza nel settore. Laureato all'Università di Bologna. Iscritto e abilitato presso l'Associazione Nazionale Amministratori di Condominio (ANAPI) numero P9007, offre servizi di gestione condominiale di alta qualità, garantendo efficienza e trasparenza.

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